II DOMENICA DI QUARESIMA (B)
- On 25 februari, 2024
Oggi è la II domenica di Quaresima. La Liturgia della Parola nell’Eucaristia domenicale è il luogo dove avviene ciò che è successo al Tabor, cioè il sacramento del parlare di Dio, qui, ora, per noi. Il Signore oggi ci invita ad accettare con più generosità i distacchi cui ci chiama il Vangelo, per riscoprire la gioia della fede, ascoltando la sua voce e dell’affidarci incondizionatamente al Dio che ci salva.
Ascoltare! Sembra che cosa più importante e necessaria non ci sia.
La Legge e i Profeti, nei secoli, hanno preparato il popolo ad accogliere la pienezza della manifestazione di Dio. Ora, in Gesù di Nazaret, si è pienamente realizzata la rivelazione: Dio non ha semplicemente manifestato qualcosa di sé, ma ha dato tutto se stesso.
Vedere Gesù, ascoltare Gesù è scoprire il volto di Dio e ascoltare la sua voce. Non ci è chiesto altro: ascoltare. E se una parola sola dovesse sintetizzare il senso della nostra Quaresima non potrebbe essere altra parola che «ascolto».
Ma non è un caso che quella voce abbia parlato in una nube, su un monte, lontano dalle routine.
Non è un caso che abbia suscitato terrore e meraviglia, stupore e domande. Dio parla, e questa è una certezza che attraversa i secoli.
Ma noi siamo sempre troppo occupati in altro, con altri.
Ascoltare non è semplicemente un’azione che iniziamo e terminiamo in un determinato tempo, a comando. L’ascolto è un esercizio del cuore.
Ascoltare è accogliere. Ascoltare è fare spazio all’imprevisto, all’inedito, all’incalcolabile.
L’invito del Padre, allora, è per ognuno di noi.
Questa Quaresima possa diventare un tempo propizio per salire sul monte, per prendere le distanze da ciò che occupa e appesantisce il cuore e fare così spazio a Dio, accogliere e ascoltare la sua novità radicale.
Gesù e il suo andare a Gerusalemme deve trovare spazio in noi, interrogare la nostra coscienza credente, trasformare profondamente la nostra vita.