VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINAIO (C)
- On 23 februari, 2025
La Liturgia della VII Domenica del Tempo Ordinario ci consegna l’invito evangelico a diventare misericordiosi «come il Padre vostro è misericordioso». È invito ad intraprendere un cammino, al termine del quale nessuno può mai dirsi arrivato. È anche l’indicazione inequivoca di come diventare comunità, ossia di come può essere vissuto nel concreto l’amore testimoniato da Gesù: non giudicare, non condannare, perdonare, donare.
Cari fratelli e sorelle, avete ascoltato il Vangelo che ho appena proclamato? Si?
Qual è stata la prima reazione che avete avuto? No, non ci dovete pensare troppo: qual è stata la prima e più immediata?
Magari a voi non sarà capitato… magari voi siete molto più avanti di me: beati voi!
AMARE! Ma a me è venuta una gran voglia di chiudere il Vangelo e dire: «Caro Signore, ti ascolterò un’altra volta!». E non vi scandalizzate, sono umano… semplicemente umano.
E allora davanti a queste parole non possono non venirmi in mente tutte le volte, le infinite volte in cui non sono proprio riuscito ad amare. Già… proprio così!
Perché non so voi, ma io nell’amore descritto da questa pagina di Vangelo ci credo veramente. Credo che ciò che Gesù chiedeva non sia semplicemente un ideale a cui tendere… perché crederlo metterebbe al sicuro la mia coscienza. In fondo non uccido, non faccio del male, anzi, tendo a giustificare il male ricevuto, a comprendere chi lo compie, non penso di essere invidioso o vendicativo…
Ma questo non basta. Quel poco di bene non è l’amore che Gesù ci chiede. Le motivazioni che sono alla base di ogni scelta non sono impastate di quell’Amore con la A maiuscola. Quell’Amore sarebbe davvero capace di far fiorire i deserti del cuore, di curare ferite insanabili, di far risorgere dalla morte dell’anima.
Quell’Amore sprizza da ogni poro gratuità e pace. Quell’Amore sa far sentire a casa chiunque: è braccia sempre aperte per tutti, generosi o meno, disarmati o meno, benintenzionati o meno.
Oggi, insieme, prendiamo un impegno: proviamo a crederci insieme. Proviamo vivere credendo che quell’amore vissuto da Gesù e chiesto a noi sia uno stile di vita veramente possibile, anche per noi.
