III DOMENICA DI AVVENTO “GAUDETE” (C)
- On 12 december, 2021
Letture: Sof 3,14-18, Is 12, Fil 4,4-7, Lc 3,10-18
Rallegratevi… il Signore è vicino!”: la vicinanza di Dio rafforza la nostra fede e nutre il cammino quotidiano verso l’incontro a cui ogni credente tende come fine della sua vita. Questa Domenica è chiamata “Gaudete”, dalla prima parola dell’antifona d’ingresso. Come la Domenica “Laetare” a metà della Quaresima, anche questa Domenica doveva dare ai fedeli un po’ di respiro dalle rinunce e penitenze che venivano praticate in Avvento: non si tratta, quindi, di dare sollievo ai fedeli gravati da chissà quali penitenze ma di dare all’attesa il colore della gioia, anziché quello della mestizia. La serietà e la sobrietà che la Chiesa ci propone nel tempo di Avvento non devono diventare tristezza.
La S. messa è offerta oggi per Raffaele e Maria Carmina.
Nella vostra preghiera vi invito a ricordare Birgit Molinari, moglie del nostro Franco deceduta giovedì 9 dicembre all’età di 86 anni.
Non so la vostra esperienza, ma io non trovo più nessuno fare domande intelligenti. A scuola pensano a farsi i cavoli propri, a mandare sms più o meno stupidi ai propri amici con le varie Christmas Card (che cosa c’avranno di natalizio? Solo il nome!); in parrocchia ogni scusa è buona per evitare l’incontro di catechesi; ogni pretesto è giusto per non venire a messa; ogni battuta è ok per fare casino mentre il prete alza la voce per farsi sentire. Ma…in che mondo siamo? Siamo in un mondo dove tanti vogliono parlare, comunicare…ma pochi vogliono sentire. Sì, perché pochi hanno domande da fare…o da farsi! (da farsi…hanno tanta altra bella roba!!!).
Chi fa domande? Soltanto chi pensa. Ma qui sta il problema: chi pensa?
È difficile trovare gente che ”pensa”: oggi il pensiero non va di moda. Chi pensa è ritenuto ”fesso”; i dritti sono quelli che agiscono, che fanno, che sfondano, che han successo.
In fondo, per credere bisogna pensare. Non è possibile credere senza riflettere, senza fermarsi un istante, facendo cose che tutti fanno perché… ”si è sempre fatto così!”.
Fateci caso: un sacco di giovani ripetono schemi vecchi, si comportano peggio dei genitori che costantemente criticano; hanno apparentemente modi di dire ”giovanili” che nascondono un vecchiume interiore da far paura!
Sono maschilisti ad oltranza (i maschi) e passivamente ”sottomesse” (le femminucce), anche se poi scrivono temi in classe che sembrano scritti da Vittorino Andreoli! (è un medico, scrittore e accademico italiano. Noto psichiatra e neurofarmacologo, le sue opere testimoniano, una riflessione sulle principali problematiche della società contemporanea).
Questi sono i nostri giovani, che lo vogliamo o no. Ahivoglia tu a pensare che la colpa sia soltanto la loro. Sbaglieresti di grosso, perché giovani non si nasce: si diventa. E chi ti aiuta a diventarlo? La tua famiglia, la scuola, tutta una serie di cose che chiamiamo società!
La nostra società non si pone domande. La nostra società si pone i problemi e cerca di risolverli. Porsi domande fa male. Chiedersi ”perché” indurrebbe a trovare e scoprire le cause…, invece noi ci culliamo di guardare gli effetti, e rimaniamo sempre stupidi: con la differenza che ci crediamo intelligenti!
Che cosa dobbiamo fare? Questa domanda torna tre volte nel vangelo di oggi: chi ha voglia di cambiare vita, chi non si lascia vivere così per sport, si fa delle domande. E le fa alle persone giuste. La fede ha bisogno di domande. E invece noi siamo abituati soprattutto a chiedere, e a chiedere cose che non possiamo ottenere. Quante volte hai chiesto: Signore, fammi passare l’esame/interrogazione? E poi, invece…2 o 3 sul registro non te l’ha tolto nessuno. Perché, ovviamente hai chiesto al Signore qualcosa che solo il tuo impegno e la tua testa ti poteva dare!
Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo imparare a porci delle domande, dobbiamo imparare a chiederci: ”che senso ha questa cosa?”, e a non lasciare niente per scontato.
Che cosa dobbiamo fare? Guardati attorno e vedi, sembra dire Giovanni Battista. Non dà soluzioni tipo ”prega”, o ”stringiti a Dio”. Dà soluzioni scomode, molto laiche…eppure molto religiose insieme!
Che senso ha questo Avvento? Che senso ha la mia vita, oggi? Che senso ha credere nel 2022? Che senso ha studiare/lavorare oggi? Che senso ha morire?
Che senso ha celebrare il Natale quest’anno? Ti chiedo troppo se, invece di fare tante preghiere di richieste a Gesù (dò per scontato che tu lo faccia!) inizi invece a fargli queste domande?
Che senso ha, Gesù, che tu sia venuto sulla terra? Che senso ha, Gesù, che tu debba ancora ritornare? Che senso ha Gesù vivere da ricchi…dimenticando i poveri? Che senso ha, Gesù, vivere senza senso, come quando cerco lo sballo o il niente? Che cosa devo fare, Gesù, per trovare il senso delle cose? Che cosa devo fare per seguirti veramente oggi, nel 2022?
Poi fatemi sapere, se non è meglio vivere ”pensando”, e se non è ora forse di mettere da parte un pochettino le mani per far funzionare anche il cervello!
AVVISI!
- Siete tutti benvenuti al caffè dopo la Messa, oggi in nostra regia.
Celebreremo insieme ai bambini del Catechismo S. Lucia, seguirà poi la lezione di catechismo ed il 2⁰ turno di elezioni al Consiglio della Missione.
- Martedì 14 dicembre si tiene il Concerto di Natale della Unione Europea con rappresentanti di 16 ambasciate. Il nostro coro rappresenterà l’Italia con il canto “Tu scendi dalle stelle”. Si terrà presso la chiesa di Adolf Fredrik alle ore 18. Le informazioni le trovate sul nostro sito WEB oppure potete rivolgervi alla nostra Gabriella Maraldo.
- Domenica prossima la Messa sarà celebrata alle ore 8.45 qui in Cattedrale.