II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
- On 14 januari, 2024
Le scene di chiamata sono tra le pagine più vive della Bibbia. Ci rivelano Dio nella sua maestà e nel suo mistero, e l’uomo in tutta la sua verità: nella sua paura e generosità, nei suoi atteggiamenti di resistenza e accettazione… Ogni uomo, per il fatto stesso di essere al mondo, è in stato di “vocazione”.Attraverso le vie misteriose degli eventi umani più ordinari e oscuri, Dio lo chiama all’esistenza per un suo particolare progetto di amore. La vocazione, infatti, come l’esistenza, è sempre una chiamata personale. Dio non costruisce gli uomini in serie; non usa lo stampo: parla a ciascuno personalmente.
Cari Bambini ben trovati!
Il Vangelo che abbiamo appena ascoltato è la storia di un incontro fantastico! L’incontro dei primi discepoli con il nostro Signore Gesù. Sapete bambini quando si parla dell’incontro con Gesù si parla di una cosa talmente bella che non si finisce più di raccontarla. Dio non è rimasto lontano da noi, ma quando ha mandato Gesù suo Figlio ha fatto in modo che noi potessimo incontrarlo, parlarci, capire in che modo voler bene al Padre che è nei cieli e volerci bene tra noi, capire come anche noi siamo figli di Dio.
Giacomo e un altro discepolo, Andrea e Pietro, lo hanno incontrato per primi! Proviamo a comprendere la gioia che hanno sentito questi nostri amici e chiediamo a loro cosa hanno vissuto. Il primo che intervistiamo è Giacomo:
Ciao sono Giacomo! Da anni seguivo Giovanni il Battista e avevo imparato che nella vita bisogna essere buoni. Sapevo che doveva venire un personaggio speciale, il Messia… Quando Giovanni mi ha detto che era Gesù lo abbiamo seguito e gli abbiamo chiesto dove abitasse. Lui ci ha invitato a passare un po’ di tempo a casa sua e ci ha raccontato il segreto più grande che esista! Lui era veramente il Messia, cioè Colui che può rendere buono il cuore di tutti e avvicinarlo a Dio. Quel giorno è come se fossimo andati anche noi a catechismo e in poco tempo abbiamo capito che dovevamo continuare a sentire la sue parole, capire la sua missione e imparare a fare come Lui.
Da allora non ci siamo più separati da Gesù.
E’ bello quello che dice Giacomo. Sicuramente anche Pietro sarà rimasto particolarmente colpito dall’incontro con Gesù. Sentiamo anche lui:
Ciao, sono san Pietro, anche per me quel giorno la vita è cambiata. Andrea, mio fratello mi ha presentato Gesù. Quando l’ho visto io non lo conoscevo, ma lui mi sa che mi conosceva benissimo e mi ha detto parole strane che poi però ho capito nel tempo. Mi ha guardato profondamente e ha detto che mi sarei chiamato Cefa, cioè un uomo duro come la pietra! In effetti sono un po’ un tipo testardo, ma non pensavo che cosa volesse dire con quella espressione. L’ho capito dopo quando mi ha fatto diventare la ‘pietra’ su cui poggiare la fede di tutti coloro che lo seguivano. Gesù è diventato il centro di tutto quello che faccio. Ogni volta che parlavo di Lui portavo tanta gioia a tutti e ancora oggi il mio successore, papa Francesco fa la stessa cosa, non smette di parlare di Lui e di dire come incontrarlo e conoscerlo.
Ringraziamo Giacomo e Pietro per le loro testimonianze. E sono testimonianze dell’inizio del Vangelo. Sicuramente andando avanti potrebbero dirci molto di più ed aiutarci a capire la identità di Gesù vero Dio e vero uomo, Colui che, come diceva il Battista, porta su di sé il peccato del mondo.
Cari bambini quando si incontra Gesù la gioia ci riempie. Oggi il Vangelo ci invita a fare come i nostri amici: ascoltare chi ci parla di Lui, passare del tempo con Lui e seguirlo. Anche per noi è possibile un incontro bello con il Signore Gesù. Ecco perché andiamo a catechismo, veniamo in Chiesa e preghiamo a casa con i genitori. Ecco perché vi state preparando all’incontro con il Signore nella Eucarestia, perché questo incontro ci riempia di gioia!
Quando ero a Roma e stavo studiando teologia, vidi un giorno tanti giovani che giravano da tutte le parti di Roma: erano tutti felici, venivano da più parti del mondo e avevano tante bandiere. Cantavano, sorridevano dai finestrini degli autobus e salutavano tutti. Mi chiesi: ma chi vanno a vedere che sono tutti così felici? Erano giovani che andavano a fare un incontro a Piazza san Pietro con il papa Giovanni Paolo II. Quel giorno il Papa li aspettava per parlargli di Gesù e di quanto fosse bello stare con Lui: Voi giovani – diceva il Papa – dovete incontrarlo per primi… e Lui vuole incontrare prima voi, giovani! E dirvi: seguimi!. Come erano contenti tutti quei giovani tornando da S. Pietro!
Cari bambini, Dio, in Gesù, viene incontro a noi tutti! Anche in questo tempo difficile che stiamo vivendo, con le guerre, le persecuzioni di cristiani, le migrazioni e pure la carestia in alcune parti del mondo, possiamo incontrare Gesù. Quello che disse il Papa ai giovani oggi vale anche per voi: incontrate Gesù, cercatelo perché anche Lui vi cerca e vuole che diventiate suoi amici!
Buona domenica