XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (B)
- On 10 november, 2024
La vera fede consiste nel fidarsi di Dio, nel mettersi completamente nelle sue mani, nel donarsi a lui. La nostra religiosità, invece, rischia spesso di fermarsi alla forma, alle apparenze, perciò alla superficie; non coinvolge il cuore, non tocca l’essenziale. Dio ha criteri diversi: non ci misura in base alle molte preghiere, ai molti riti, ai molti pellegrinaggi e così via. Tanto meno ci misura in base alla quantità delle nostre offerte materiali. Egli guarda soltanto al nostro cuore.
Santa Messa offerta per Assunta Gallo.
Che forza quello che Marco oggi ci fa vedere. Decisamente un fuoriclasse della narrazione. Sembra proprio di riuscire a vedere Gesù. Eccolo, seduto di fronte al tesoro, nel tempio: guarda quello che succede e invita noi a guardare con lui.
Tra i molti presenti ci sono loro, i saggi, quelli che conoscono tutto di Dio, quelli che sanno sempre dire la cosa giusta e indicarti la via giusta. Camminano ritti e sicuri. Non sbagliano mai e, beati loro, sanno sempre, e senza alcun dubbio, qual è la volontà di Dio.
I giusti sono sempre insieme ai ricchi. Che fortuna per il tempio! Se non ci fossero loro, se non ci fosse la loro grande generosità…
Che cosa sarebbe del tesoro? Che cosa sarebbe delle tante buone opere che si possono fare?
Certo, ti viene da pensare: se solo dessero qualcosa anche a noi… ma non proprio “carità ridotta a spiccioli”…
Basterebbe semplicemente essere visti, riconosciuti. Basterebbe ricevere dai ricchi il giusto compenso per il lavoro di ogni giorno.
Basterebbe che i saggi ci insegnassero ad ascoltare Dio più che dirci quale sia la sua volontà per noi.
Ma al di là dei pensieri che ti vengono in mente tutte le volte che vedi sfilare ricchi e saggi, l’invito del Maestro oggi è: osservare; osservare per scoprire a chi ispirarsi davvero, chi ergere a modello di vita, e di vita cristiana.
Nel tempio Gesù scruta l’agire di una vedova povera, che non usa la sua povertà per esimersi da un dovere, che non si nasconde dietro la sua mancanza per far leva sulla compassione. Quella vedova povera offre nel tesoro del tempio, e quindi in cuor suo a Dio, tutto ciò che ha. Semplice e disarmata non trattiene nulla per sé, neppure ciò l’avrebbe tenuta in vita un giorno in più.
Eccoli i santi del Vangelo: donne e uomini capaci di dare di tutto, di non trattenere nulla; persone alle prese con la totalità del dono, forti solo della fiducia certa in Colui che tutto può e tutto scruta.