XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (B)
- On 17 november, 2024
Domenica prossima si concluderà l’anno liturgico. La celebrazione odierna ci presenta ciò che i nostri padri chiamavano «i novissimi», le ultime realtà della vita e il ritorno glorioso del Signore Gesù nel giudizio universale. È un concreto invito a riflettere sul termine di questa vita terrena e sullo schiudersi di quella eterna. Guardiamo la nostra quotidianità alla luce del futuro, e la luminosità del tempo che non avrà fine possa illuminare i giorni che passano. Oggi si celebra la VIII Giornata mondiale dei poveri dal tema: ”La preghiera del povero sale fino a Dio”
Le ultime domeniche dell’anno liturgico ci offrono pagine di Vangelo che hanno a che fare più con le apocalittiche fini del mondo che con la buona novella. Ma questo si sa, accade solo se ci si ferma a una lettura superficiale.
Se si entra nel testo, ascoltando ciò che dice al cuore, come per magia iniziano a materializzarsi un altro tipo di situazioni: l’arrivo del Figlio dell’uomo, angeli che radunano gli eletti da ogni angolo della terra, foglie che spuntano da un ramo, l’essere di Dio alle porte della nostra casa. E tutto questo ha a che fare con la speranza, con una vita nuova, con un’attesa di qualcosa di diverso che sta per accadere. Questa é la risposta di Dio ai mali del mondo, alle nostre paure davanti a ciò che ci sovrasta, ai nostri timori rispetto a tutto ciò che ci sfugge e che non possiamo dominare. E non dobbiamo pensare necessariamente alle grandi sciagure. In fondo bastano alcune insicurezze per farci perdere la speranza: la perdita del lavoro, una malattia improvvisa, un’insicurezza affettiva, un situazione faticosa persistente.
Ecco, davanti a tutto questo, sia esso grande o piccolo, Dio si fa a noi vicino e continua a ripeterci: “Non temere, passerà il mondo, passeranno i cieli, ma io ci sarò. Sarò il Presente in ogni situazione di vita e di morte e le mie Parole, segno vivo di fedeltà, ti doneranno vita nuova”. AMEN.