SOLENNITÁ DELLA SS. TRINITÁPRIME S. COMUNIONE
- On 12 juni, 2022
Carissimi Filip, Eleonora, Sofia, Giulia, Lidia e Giada, il 12 giugno è finalmente arrivato. Oggi vivete un’esperienza tra le più belle in assoluto: Gesù entra nel vostro cuore.
Lo ripeto: non c’è niente di più bello! Oggi vivete la 3^ tappa della vita cristiana: dopo aver ricevuto il Battesimo e la Confessione, oggi è la volta della Comunione.
Accogliamo con gioia questi nostri bambini; sono loro i protagonisti di questa celebrazione. Li ringraziamo per la testimonianza che ci danno e per i sentimenti dolci e profondi che suscitano in tutti noi con la loro freschezza semplicità.
Cosa significa fare la Comunione? Significa mettere in comune, uscire dalla solitudine, dalle proprie chiusure, dai propri egoismi; è mettersi in contatto con gli altri, spartire ciò che abbiamo perché tutti siano nella gioia, perché nessuno sia nella sofferenza, perché possiamo sentirci come in famiglia, volendoci bene. Noi abbiamo paura di aprirci, di condividere, perché siamo pieni di paure, di reciproche diffidenze, perché ci riteniamo autosufficienti, diversi dagli altri. Sono chiuse le nostre case, e spesso sono impenetrabili i nostri cuori. E così siamo un po’ tutti staccati, senza essere capaci di tenerezza, di attenzione, di solidarietà, di accoglienza. Ecco, noi stiamo facendo una cena, un banchetto: è un banchetto di gioia, di amicizia, di festa. Si condivide lo stesso cibo. Ma da questo banchetto nessuno può essere escluso: è la cena del Signore. Ci deve essere posto per tutti; ognuno deve sentirsi invitato. Le divisioni, le discriminazioni, le ingiustizie devono essere superate. Gesù ci dice allora una cosa importante: noi ci realizziamo, quando ci facciamo dono agli altri; nella misura in cui l’uomo si fa pane spezzato per gli altri, allora è veramente uomo. Gesù ha spezzato la sua vita, non l’ha tenuta per sé, la donata fino alla fine. E ci ha detto di fare come ha fatto Lui.
Cari bambini, fra poco io spezzerò il pane per voi, ciascuno di voi ne riceverà un pezzo, quasi a significare che anche voi oggi scegliete di spezzare questo pane, cioè, di non tenerlo solo per voi. La vostra vita se volete realizzarla, viverla pienamente, dovete offrila, condividerla; voi oggi siete nella gioia, ma non abbiamo nessun diritto di essere felici da soli.
Vi confido una cosa: questa mattina appena svegliato, ho pregato come sempre. Ho chiesto: “Gesù, quando questa mattina i bimbi della Prima Comunione ti riceveranno, cosa dirai a loro?”.
Ebbene, durante la preghiera mi sono venute in mente queste 4 cose: Mi sei mancato – Mi piace stare con te – Sappi che ti voglio bene – In mia compagnia ce la farai.
Sono proprio le cose che Gesù vi dirà? Credo proprio di sì.
Provo a spiegarvele.
– Mi sei mancato.
E sì, è da quando siete nati che Gesù desidera venire in voi. E nel venire a voi dopo 8-9 o 10 anni di attesa, non può non dirvi: Mi sei mancato!
– Mi piace stare con te.
Il vivere che piace a Gesù è un convivere (vivere con), vivere con ogni bimbo e bimba che è sulla faccia della terra. A Gesù piace stare in compagnia e non isolato. Ebbene, se nascerà in voi la bella abitudine a ricevere la Comunione, vi sentirete sempre in compagnia. E’ la Sua compagnia.
– Sappi che ti voglio bene.
Bimbi, non è vero che solo il papà e la mamma vi dicono ‘Ti voglio bene’, anche Gesù ve lo dice e tutti abbiamo un gran bisogno del bene che ci vuole Gesù!
– In mia compagnia ce la farai.
Bimbi, adesso siete ancora piccoli, ma vi accorgerete, crescendo e diventando adulti, che la vita è una roba complicata. Bene, se ci abitueremo a frequentare la Messa e fare la Comunione, potremo godere della compagnia di Gesù e con una compagnia così non dovremo più temere nulla.
Concludendo, vi faccio allora un bellissimo invito, anche ai vostri genitori: siate generosi, imparate ad essere accoglienti e ospitali, educatevi alla condivisione e alla solidarietà. Voi genitori, assumetevi la responsabilità di sostenere il cammino di fede di questi vostri figli. Accompagnateli, in particolare, a Messa: qui imparano a essere Cristiani e a diventare uomini onesti e puliti. Non nutrite solo il loro corpo e non alimentate solo la loro intelligenza: non defraudatevi della ricchezza spirituale, perché non avvenga che siano ricchi di tutto, ma poveri di Dio e vuoti di coscienza.
Ecco, questo è il mio augurio: siate felici di questo giorno e custodite questa gioia.
AVVISI
Vi comunico già da ora che le Messe in italiano saranno sospese nel mese di luglio e riprenderanno la prima domenica di agosto, il 7 agosto alle ore 8.45.