V DOMENICA DI QUARESIMA (B)
- On 17 mars, 2024
INTRODUZIONE
Di che genere è il nostro rapporto con Dio? Quale immagine abbiamo di lui nel profondo del nostro cuore? Queste non sono affatto domande scontate per il credente che aspira a seguire Gesù come un vero discepolo.
Questa Quinta Domenica di Quaresima ci offre l’opportunità di confrontarci, verificando chi realmente è Dio per la nostra vita: è un padrone da obbedire e un giudice da temere? Ebbene questa Domenica ci invita a guardare dentro di noi alla luce e nella luce di una Parola, che vuole aprire il nostro cuore al vero volto di Dio e a un rivoluzionario progetto di vita: il dono di sé come unica verità dell’esistenza. Infatti, «chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna».
HOMILIA
«Hai mai visto Dio?». Quante volte questa domanda mi è stata rivolta! Legittima, soprattutto se posta a chi di Dio sta parlando.
Abbiamo bisogno di vedere… perché vedere è un po’ come toccare: ci aiuta credere, a fondare meglio alcune certezze, a verificare con i nostri occhi. Forse per questo quei greci di cui il Vangelo oggi ci parla vanno da Filippo e chiedono di vedere Gesù. Tutti ne parlano, anche se ognuno a suo modo e partendo dalla propria esperienza. Chi lo vorrebbe profeta, chi addirittura Messia e poi c’è chi lo vorrebbe far fuori perché scomodo.
Forse per questo anche noi vorremmo vedere Dio… Ma Dio si è fatto vedere, in Gesù! E si è fatto vedere piccolo e inerme, come bambino.
Si è fatto vedere in coda con i peccatori.
Si è fatto vedere amico di prostitute.
Si è fatto vedere a tavola con i peccatori.
Si è fatto vedere in preghiera nella sinagoga, su un monte, in un orto di ulivi.
Si è fatto vedere nel tempio con cordicelle in mano per scacciare i cambiavalute.
Si è fatto vedere su una croce.
Si è fatto vedere risorto.
Ecco, la domanda è: quale Dio vogliamo vedere? E perché vogliamo vederlo?
Gesù si sottrae a chi lo vuole glorificare e diventa maestro di chi è disposto a seguirlo fino al dono totale. Chi vuole vederlo deve essere disposto a vederlo realmente, così come ha scelto di farsi vedere: crocifisso, morto, e solo poi risorto.
Non lo ha fatto semplicemente per indicarci una via di dono, ma perché ci fosse chiaro quanto grande è il suo amore, e quale prezzo lui sia disposto a pagare per la nostra salvezza eterna.
Lui sarà alzato da terra, come l’antico serpente, e la pienezza dell’amore che vedremo risplendere sul suo volto sfigurato ci svelerà il vero volto di Dio.
Un Dio che ha scelto di farsi guardare.
Un Dio che ha scelto di farsi incontrare.